UNA BREVE
STORIA DELL’ARMA DI FANTERIA
L'Arma di Fanteria
rappresenta da sempre l'immagine stessa degli eserciti, dei combattimenti di
massa, delle trincee.
Oggi il soldato di
Fanteria è un combattente tecnologico, proiettato al futuro, supportato da sofisticati sistemi d'arma che lo rendono non più isolata
pedina di una massa d'urto ma elemento prezioso di un sistema d'arma complesso.
In queste parole la
metamorfosi del combattente della "Fanteria di linea" che doveva il
suo nome al tipico schieramento su linee successive che assumeva sui campi di
battaglia ottocenteschi.
Lo sviluppo di nuove
forme di lotta, hanno reso necessaria la creazione di
speciali branche della fanteria, in grado di operare in piccoli nuclei leggeri,
veloci ed insidiosi come i Bersaglieri, capaci di muovere e combattere in
montagna come gli Alpini.
Arditi abbastanza da usare uno strumento di emergenza come mezzo principale di ingresso sul campo di battaglia, i Paracadutisti sono
l'esaltazione delle migliori caratteristiche del Fante.
Infine specializzati
nelle operazioni in difesa ed all'attacco di aree
costiere i Lagunari, Specialità di costituzione giovanissima anche se già
cinquantenaria.
Una
parola in più per i Carristi, specialità della fanteria dal 1927 al 1999, oggi
specialità dell'Arma di Cavalleria.
Oggi i reggimenti
dell'Arma di Fanteria e delle sue Specialità sono pronti una volta di più alle
missioni classiche a loro assegnate.
A fianco di queste, "la Regina
delle Battaglie" ha dimostrato e dimostra ogni giorno la sua ricchezza di
umanità tutta latina, nelle missioni a supporto della pace che la vedono
impegnata coi suoi uomini e mezzi.
2.
La
Storia
FESTA: 24 maggio - anniversario dell'inizio della Prima guerra mondiale per
l'Italia (1915);
PATRONO: San Martino (11 novembre).
CONCESSIONE BANDIERA: decreto 23 marzo 1982.
Ha origine dalla fanteria sabauda nella quale le prime
unità organiche sono istituite nel 1619 sotto Carlo Emanuele I, ma soltanto nel
1664 saranno ordinati stabilmente sei reggimenti, ciascuno con il nome di una
delle provincie dello Stato, ad eccezione delle
"Guardie", e con un proprio ordine di anzianità.
Carlo Emanuele IV, il 9 dicembre 1798 a seguito
dell'occupazione francese del Piemonte, proscioglie dal giuramento di fedeltà
le sue truppe, ad eccezione del Reggimento di Sardegna, stanziato nell'isola.
Con la restaurazione del 1814 ha inizio la ricostituzione dei reggimenti di
fanteria i quali nel 1839 assommano a 20 e per la
campagna del 1848 ne sono costituiti quattro provvisori.
Nel corso degli anni l'Arma già ordinata in due specialità,
Fanteria di Linea e Granatieri, da origine a nuovi Corpi come i Bersaglieri,
fondati il 18 giugno 1836 e gli Alpini il 15 ottobre 1872.
Con successivi ordinamenti si registra un notevole aumento degli organici, che
raggiunge la punta massima dopo le annessioni e l'espansione territoriale dello
Stato, ed alla vigilia della Prima Guerra Mondiale i
Reggimenti dell'Arma sono 94 più due di Granatieri, 12 Bersaglieri ed 8
Reggimenti Alpini.
Durante la Guerra il numero dei reggimenti arriva fino a 244 (21 per i
Bersaglieri ed 88 battaglioni per gli Alpini) inseriti
in 120 Brigate di Fanteria delle quali quattro ternarie (su tre reggimenti di
fanteria). Terminato il conflitto, per il quale tutte le unità dell'Arma
ricevono l'Ordine Militare d'Italia, il grosso dei reggimenti costituiti viene sciolto, ad eccezione di quelli che si sono guadagnati
sul campo la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Con l'ordinamento 1926, che prevede le Brigate ternarie, i reggimenti di
Fanteria in vita sono 90 distribuiti in trenta
Brigate.
Nel 1927 si formano i primi reparti della specialità Carrista, oggi specialità della Cavalleria.
Con la riforma successiva, l'Esercito passa alle Divisioni binarie e l'Arma di
Fanteria allinea 119 reggimenti inseriti in 59
Divisioni.
Nel corso del conflitto fino al 1943 saranno costituiti altri 43 reggimenti.
Fin dal 1938 intanto era in corso di formazione la specialità più ardita
dell'Arma, i Paracadutisti, che nel corso della guerra daranno
prove di estremo valore su tutti i fronti che li vedranno protagonisti. Durante
la Guerra di Liberazione diverse unità pluriarma prendono parte ai
combattimenti, 1° Raggruppamento Motorizzato, Corpo Italiano di Liberazione e
quindi sei Gruppi di Combattimento ("Friuli", "Folgore",
"Legnano", "Mantova", "Cremona" e
"Piceno"), con otto Divisioni ausiliarie.
Nel secondo dopoguerra, l'Arma di Fanteria segue l'evolversi della Forza
Armata. Già nel novembre 1945 le unità esistenti vengono
inserite nell'Esercito di Transizione che nell'arco di tre anni darà vita
all'ossatura della nuova Forza Armata.
Dal 1951 la specialità più giovane dell'Arma veniva alla luce:
i Lagunari, componente anfibia della Forza Armata venivano costituiti a
Venezia.
Fortemente toccata dalla ristrutturazione del 1975 con la creazione dei
Battaglioni autonomi, sarà radicalmente trasformata
nel corso degli anni novanta. Per decreto 23 marzo 1982 anche l'Arma di
Fanteria riceve la Bandiera di Guerra, custodita dal Comandante della Scuola di
Fanteria.
Oggi l'Arma di Fanteria allinea le specialità Granatieri, Bersaglieri, Alpini,
Paracadutisti e Lagunari.
3.
Il Medagliere
"Fortior ex adversis resurgo"
La Scuola di Fanteria custodisce dal 23 maggio 1982 la
Bandiera di Guerra dell'Arma di Fanteria che è
decorata di:
Ordine Militare d'Italia
Decreto 5 giugno 1920
Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia,
conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò
infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la
romana virtù dei figli d'Italia (1915 - 1918).
Ordine Militare d'Italia
Decreto 27 gennaio 1937
Pari alla sua fama millenaria, espressione purissima delle alte virtù guerriere
della stirpe si prodigava eroica, generosa, tenace in tutte le battaglie, dando
prezioso contributo di valore e di sangue alla vittoria (guerra
italo etiopica, 3 ottobre 1935 - 5 maggio 1936).
Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito
Decreto 30 aprile 2008
L'Arma di Fanteria con le sue Specialità, depositarie ed eredi di antica
tradizione, di silenzioso sacrificio e di incondizionata
dedizione al dovere, ha sempre rappresentato la principale componente
nell’ambito delle operazioni che l’esercito Italiano ha condotto nel corso
della sua storia ultracentenaria. Lo spirito di sacrificio ed
il tributo di vite umane, per i quali i suoi gloriosi reggimenti sono stati
insigniti delle più alte decorazioni al valor militare, sono il simbolo
dell’assoluto ed incondizionato senso del dovere da parte dell’Arma di Fanteria
che con il suo operato ha contribuito ad accrescere il prestigio dell’Esercito
e dell’Italia nel contesto nazionale ed internazionale (in Patria, Somalia,
Bosnia Herzegozina, Albania, Kossovo, Iraq, Afghanistan).
Medaglia d’Oro al Valor Civile
Decreto 25 novembre 1996
In occasione di grandi eventi alluvionali, interveniva prontamente con uomini e
mezzi nelle aree sinistrate e con encomiabile slancio di solidarietà e spirito
di sacrificio approntava una preziosa opera di soccorso delle popolazioni
civili, prodigandosi incessantemente sin dalle prime ore per il salvataggio di
molte vite umane. Con ininterrotta ed immane fatica,
in condizioni meteorologiche particolarmente avverse ed in situazioni di estrema
difficoltà, allestiva tendopoli per i senzatetto e consentiva il ripristino
della viabilità e delle comunicazioni. Dando prova,
ancora una volta, di altissima professionalità, di eccezionale abnegazione e di
elevate capacità tecniche, contribuiva al graduale ritorno alla normalità,
riuscendo così a dare conforto e fiducia ai cittadini, duramente colpiti negli
affetti e nei beni (Val Padana, novembre 1994).
4. Le specialità
L’Arma di Fanteria si compone di sei
specialità che sono nell’ordine la Fanteria di linea, i Granatieri, i
Bersaglieri, gli Alpini, i Paracadutisti ed i
Lagunari, le cui insegne sono riportate a fondo pagina.
La Fanteria di linea si distingue per le fiamme a due punte di colore
scarlatto. I reggimenti di Fanteria hanno invece mostrine rettangolari con
colori propri.
I Granatieri indossano gli alamari d’argento su fondo scarlatto, i Bersaglieri le fiamme a due punte cremisi e gli Alpini le
fiamme a due punte verde.
Le mostreggiature dei Paracadutisti sono composte da
un rettangolo azzurro con, nella metà superiore, paracadute ala e gladio,
simbolo delle unità Paracadutisti.
Specialità più giovane della fanteria sono le Truppe Anfibie meglio
note come Lagunari. La loro mostrina è pentagonale e di colore scarlatto. Al
centro il leone di San Marco, simbolo dei lagunari.
Fanteria di linea |
Granatieri |
Bersaglieri |
Alpini |
Paracadutisti |
Lagunari |
Seguiranno
successivi aggiornamenti.